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Pediatria Forense. Problematiche-Medico Legali del Minore, 2 Vols.
Palmieri, L.
1ª Edición Enero 2011
Otros
960 pags
2700 gr
null x null x null cm
ISBN 9788829920709
Editorial PICCIN
LIBRO IMPRESO
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Presentazione
Perché un trattato di pediatria forense?
Secondo l’UNICEF nel 2006 si sono verificati 9,7 milioni di decessi per cause patologiche naturali nei bambini con meno dei 5 anni di età; di questi, 4,8 milioni nell’Africa Sub Sahariana e oltre 3 milioni nell’Asia Meridionale.
Ancora, le statistiche riportano che il 40% avviene in periodo neonatale e che nei periodi successivi le affezioni che conducono a morte sono nei paesi occidentali agevolmente controllabili.
La mortalità da eventi traumatici (cause accidentali e violente) è costituita da 830.000 minori; nella sola Italia gli infradiciottenni deceduti nel 2006 per cause violente sono stati 859, fra cui spiccano 55 suicidi e 31 omicidi
Le morti per incidentistica stradale nell’ultimo anno esaminato costituiscono di fatto i 2/3 circa delle morti traumatiche. È pertanto stato calcolato un numero pari a 132.341 anni potenziali di vita perduta a causa degli eventi violenti.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “i conflitti armati e la violenza politica sono responsabili di 4 milioni di bambini mutilati o disabili … In Afghanistan i minori menomati dalle mine antiuomo sono almeno 100.000, in Angola 70.000 (Bullettin of World Health Organizzation 2003, 81)”. Ciò porta a stimare che tra un decennio vi saranno circa 250.000 amputati a causa delle mine.
L’Agenzia Landmine Monitor evidenzia l’alta difficoltà con cui i bambini sopravvissuti alle mine possano trovare adeguata assistenza.
Secondo L’United States Department solo un quarto dei minori con amputazioni secondarie a UXO (Unexploded Ordnance) ricevevano cure appropriate. Secondo diversi dati solo il 3% dei minori mutilati nei paesi in via di sviluppo riceverebbe cure riabilitative adeguate.
A questa aberrante, innaturale lesività se ne aggiunge una altrettanto innaturale connessa all’incidentistica stradale che nel 2007 vede 325.850 minori nella sola Italia vittime di lesioni di cui peraltro non è dato conoscere l’incidenza menomante permanente.
Le abitudini di vita del minore fanno emergere quelle problematiche connesse all’alcool sia per danno diretto che a terzi, ampiamente documentato da dati epidemiologici sul consumo di alcolici fra i minori.
Dal rapporto della Commissione Europea pubblicato nel giugno 2006 emerge che fra i 15 e i 16 anni un minore su 8 si è ubriacato almeno 20 volte nel corso della vita e che 1 su 6 ha avuto necessità di assistenza sanitaria. il fenomeno è in incremento anche nel sesso femminile.
Egualmente il consumo di sostanze d’abuso costituisce altro fenomeno significativo dei costumi del minore se si considera che nel primo semestre del 2008, nella fascia di età infradiciottenne, sono stati denunciati in Italia all’autorità giudiziaria 1761 reati legati al consumo di dette sostanze, con prevalenza di hashish a cui seguono cocaina ed eroina. Nella comunità europea i dati relativi ai minori si sovrappongono a quelli italiani.
Questi soli spunti sono ampiamente esaurienti per vedere esaltata quella auspicata cultura dei diritti del minore, fra cui il diritto alla vita, il diritto alla salute, il diritto alla famiglia, il diritto all’assistenza, il diritto alla crescita che costituiscono solo i principali diritti entro i quali, indipendentemente dal luogo di nascita, il minore deve potere sviluppare la sua personalità per inserirsi nel mondo adulto in modo “sano ed equilibrato”.
Con diversa cultura e diversa tradizione il minore è comunque ufficialmente tutelato in tutti i paesi che, sia pur in tempi diversi, si sono uniformati alla Convenzione Internazionale dell’ONU sui diritti del minore, con l’obbligo di presentare al Comitato dei diritti dell’infanzia un periodico rapporto sull’attuazione nel rispettivo paese di quanto previsto dalla convenzione. Questa, proiettata agli eventi più eclatanti (coinvolgimento degli infraquattordicenni in episodi bellici, prostituzione minorile, tratta di minori per espianto di organi, turismo sessuale, illecito inserimento in attività lavorative ed altro) prevede anche l’affermazione di un diritto allo studio, di un diritto all’informazione ed altro.
La tutela assistenziale da parte dello Stato per il minore disabile dalla nascita o in conseguenza di successivi eventi avversi è a garanzia della tutela nella sua progressione e nel suo inserimento sociale: egualmente l’accertamento della capacità di intendere e di volere dell’infradiciottenne, dei presupposti per una emancipazione, del diritto ad un cognome, della idoneità a compiti specifici, ludici e di lavoro.
Di qui, per il minore vittima e per il minore reo di atti illeciti o di comportamenti configuranti reati, procedure differenziate rispetto al maggiorenne, sia nelle modalità diacquisizione delle prove (testimonianza riservata e tutelata) sia nelle sanzioni esaltandomisure alternative tese al recupero piuttosto che alla punizione.
Analizzando il minore soggetto passivo, non si può ignorare la violenza nell’ambito familiare che non si esercita esclusivamente nel maltrattamento fisico, ma che abbraccia anche la violazione da parte dei genitori di quegli obblighi assistenziali e formativi che portano alla denutrizione, all’abbandono, all’accattonaggio, al comportamento delinquenziale.
Tutto questo insieme di eventi vede il coinvolgimento clinico e così si scivola in quelle tematiche proprie del quotidiano impegno di una medicina legale finalizzata non solo all’accertamento postumo, ma alla prevenzione di fenomeni abnormi ed al recupero di chi ne rimane coinvolto.
Deontologia ed etica in momenti sanitari particolari rilevano soprattutto in considerazione del fatto che le scelte vedono inframmezzarsi, fra sanitario e paziente, la figura dell’avente diritto, il riferimento è alla sperimentazione, al consenso, alle abitudini sessuali.
Il ruolo del genetista, dell’ostetrico, del neonatologo e del pediatra è così analizzato per compiti e comportamenti con intento prevalentemente formativo, pur sempre improntando il medico legale sul come operare nei singoli diversi momenti del suo coinvolgimento.
L’accertamento sulle cause di morte naturale e non, nonché sugli eventi violenti specifici con le indagini indispensabili e proprie del nostro operare esaltano quei protocolli operativi finalizzati ad una uniformità di indagine presupposto di quell’ indice di qualità a cui sempre più si mira.
Non può mancare un’ampia disamina sulla valutazione del danno nel minore, naturalisticamente da diversificare da quella dell’adulto; così è improntato l’auspicio ad una criteriologia specifica che prenda in esame realtà biologiche, psicologiche e comportamentali che possono differenziare la evoluzione di una lesione in un minore, modificandone il risultato riparativo e quindi l’entità del danno che ne consegue. Di qui per molte menomazioni sono anche proposte variazioni ai tassi previsti dalle tabelle di solito riferimento: non apodittica affermazione, ma suggerimenti per un confronto.
Infine, una ampia casistica sugli eventi iatrogeni frutto della esperienza riportata a mò di eventi sentinella nelle diverse specialistiche coinvolte.
È quanto racchiude il volume che preliminarmente pone il problema di una difformità concettuale che porta alla necessità di vedere uniformato “bios, kronos et ius”.
C’è ancora bisogno di un perché?
L. PALMIERI
Indice
PARTE I – I DIRITTI DEL MINORE
Il minore – bios, cronos et ius
Capitolo 1 – Panoramica giuridica
1.1 L’evoluzione dell’intervento legislativo a favore del minore
1.2 L’”Interesse del minore”
1.3 La protezione della sfera personale e patrimoniale del minore
Capitolo 2 – Diritto alla vita
2.1 Liceità dell’interruzione volontaria della gravidanza
2.2 Il diritto a nascere sano e il diritto a non nascere
2.3 Danno da wronghful birth
2.4 La rianimazione in casi di criticità neonatale
2.5 Riflessioni conclusive
Capitolo 3 – Il diritto alla salute
3.1 Le figure professionali
3.2 Il neonato fisiologic
3.3 Il supporto documentale
3.4 Le vaccinazioni
Capitolo 4– Il diritto alla famiglia
4.1 La filiazione
4.2 Gli aspetti tecnici
Capitolo 5– Il diritto all’assistenza
5.1 L’assistenza pediatrica
5.2 L’assistenza al minore per invalidità ed handicap
5.3 La tutela del minore straniero e del minore clandestino
Capitolo 6– Il diritto alla crescita
6.1 Lo sviluppo psico-fisico
6.2 L’auxologia
6.3 Idoneità al lavoro dei minori
PARTE II– LA PATOLOGIA PEDIATRICA DI INTERESSE MEDICO LEGALE
Capitolo 7– Le lesioni perinatali
7.1 Le cerebropatie perinatali
7.2 Le paralisi ostetriche e le altre lesioni iatrogene
7.3 Patologie oculari
7.4 Kernicterus
Capitolo 8 – Le oncopatie pediatriche
8.1 Le sindromi genetiche predisponenti al cancro
8.2 Le emo-oncopatie
8.3 Le neoplasie infantili
Capitolo 9 – Lesioni cranio-encefaliche
9.1 Definizione e classificazione
9.2 Clinica
9.3 Le conseguenza del TCE
9.4 Quadri clinici riferibili a pregressi traumi cranio-encefalici
Capitolo 10 – Ipoacusia nel minore
10.1 Clinica e metodologia valutativa
10.2 Valutazione del danno
Capitolo 11 – Cardiochirurgia pediatrica
11.1 Cardiopatie congenite con iperafflusso polmonare
11.2 Cardiopatie congenite con ostruzione all’afflusso ventricolare sinistro
11.3 Cardiopatie congenite con inadeguato mixing artero-venoso
11.4 Cardiopatie congenite complesse
Capitolo 12 – La patologia chirurgica
12.1 Toracica
12.2 Addominale
12.3 Apparato genitale
Capitolo 13 – La traumatologia scheletrica
13.1 Riparazione
13.2 Il rimodellamento nei diversi segmenti fratturati
13.3 Distacchi epifisari
13.4 Complicanze
Capitolo 14 – La lesività nel minore e le statistiche
14.1 Le principali cause
14.2 Lesività in Italia
PARTE III– IL CONTRIBUTO DELLE BRANCHE SPECIALISTICHE
Capitolo 15 – La genetica
15.1 Tipologie di indagini
15.2 La comunicazione del risultato
15.3 Organizzazione delle attività di genetica in Italia
15.4 “Patenting” e “licensing” in genetica – Direttive
europee
Capitolo 16 – La Diagnostica per immagini
16.1 Diagnostica pre-natale ecografica
16.2 Principi di radio-protezione
Capitolo 17 – L’Anestesia
17.1 Valutazione anestesiologica
17.2 Anestesia generale
17.3 Anestesia loco-regionale
17.4 Il dolore
Capitolo 18 – L’Ortopedia
18.1 Rachide
18.2 Arto inferiore
Capitolo 19 – L’Odontoiatria
19.1 Aspetti clinici
19.2 Aspetti medico-legali
Capitolo 20 – Medicina dello sport
20.1 L’avviamento all’attività sportiva
20.2 Il panorama normativo
20.3 Le sostanze dopanti
PARTE IV– LA MORTE NEL MINORE
Capitolo 21 – Statistiche
21.1 Mortalità perinatale e neonatale
21.2 Mortalità infantile
21.3 Epidemiologia degli omicidi e dei suicidi
Capitolo 22 – Tanatodiagnosi
22.1 L’esame autoptico: norme, procedure e dati
22.2 L’esame necroscopico feto-neonatale
Capitolo 23 – La morte intrauterina
23.1 L’autopsia
23.2 Classificazione della morte endouterina
Capitolo 24 – La morte improvvisa e la SIDS
24.1 La SIDS
Capitolo 25 – La morte da causa settica
25.1 La sepsi
25.2 La sepsi neonatale
25.3 Patologie infettive e fulminanti
Capitolo 26 – La morte da inedia
Capitolo 27 – La morte droga correlata
Capitolo 28 – La morte violenta nel minore
28.1 L’infanticidio
28.2 La morte traumatica da causa fisica
28.3 Asfissia meccanica violenta
28.4 Morte da riti satanici
PARTE V – IL MINORE NEL DIRITTO PENALE
Capitolo 29 – Del reo minore
29.1 Inquadramento giuridico in ottica comunitaria
29.2 La devianza minorile
29.3 Le figure
29.4 La fenomenologia
29.5 Le statistiche
Capitolo 30 – Il minore soggetto passivo del reato
30.1 La violenza in famiglia
30.2 L’abbandono
30.3 Maltrattamento ed abuso fisico
30.4 La violenza e l’abuso sessuale
30.5 Tratta di esseri umani
30.6 Traffico di organi
30.7 L’approccio del bambino in pronto soccorso
30.8 Aspetti psichiatrico-forensi
30.9 I test psicometrici e proiettivi (attendibilità e validità)
30.10 Il telefono azzurro
PARTE VI – PROBLEMATICHE CON RISVOLTI DEONTOLOGICI
Capitolo 31 – Il consenso nei diversi momenti sanitari
Capitolo 32 – Il trattamento farmacologico
Capitolo 33 – La sperimentazione clinica
33.1 Cenni storici
33.2 La sperimentazione scientifica e quella clinica
33.3 Il soggetto della sperimentazione
33.4 Il comitato etico
Capitolo 34 – I trapianti
34.1 Le cellule staminale
34.2 Il trapianto di organi
Capitolo 35 – L’identificazione
Capitolo 36 – La pedofilia
36.1 La testimonianza del minore
36.2 La statement validity analysis (SVA)
36.3 Il ruolo dello psicologo forense
36.4 Altri strumenti psicogiuridici di valutazione
36.5 Le fasi dell’accertamento del presunto abuso sessuale
36.6 Indagini ed accertamenti informatici nei reati di pedo-pornografia
Capitolo 37 – Le mutilazioni genitali
Capitolo 38 – La circoncisione
Capitolo 39 – L’incidentistica stradale
Capitolo 40 – I principi risarcitori
40.1 Il risarcimento del danno
Capitolo 41 – LA VALUTAZIONE DEL DANNO
41.1 Le cerebropatie
41.2 Apparato cardiocircolatorio
41.3 Spleno-emo-linfopatie e milza
41.4 Apparato digerente
41.5 Le epatiti
41.6 L’apparato locomotore
41.7 L’apparato sessuale riproduttivo
41.8 Casi particolari
Capitolo 42 – Trattamento farmacologico protratto
42.1 Somministrazione di psicofarmaci ai minori
42.2 Il fenomeno in Itali
Capitolo 43 – Disturbo post-traumatico da stress
43.1 Il concetto di trauma in psicopatologia
43.2 Il DPTS in età evolutiva
Capitolo 44 – Le sostanze d’abuso
44.1 Consumo di etanolo in età pediatrica
44.2 Abuso, misuso e tossicodipendenza
44.3 Il fumo
Capitolo 45 – Disturbi del comportamento alimentare
45.1 Anoressia
45.2 Obesità
Capitolo 46 – Le abitudini sessuali
46.1 Sessualità e procreazione nella minore
Capitolo 47 – Tatuaggi e piercing
Capitolo 48 – Casistica
48.1 Dal servizio di genetica
48.2 Dal servizio di patologie iatrogene
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